La musica strumentale secondo Steve Lukather

Oggi voglio condividere con voi un'intervista a Steve Lukather, pubblicata nel numero di aprile 2016 del magazine "Guitar Techniques".

Come giudica la musica strumentale il nostro Steve,  chitarrista dei Totoartista solista e richiestissimo musicista da studio?


Guitar Techniques:
 "Cosa ti attrae della musica strumentale, in particolare quella chitarristica?"
Steve Lukather: "Come potrei, essendo un chitarrista, non apprezzare la musica strumentale?
Secondo me, la cosa fondamentale in brani di questo genere è la melodia e come questa viene suonata. Poi, ovviamente, apprezzo anche i virtuosismi, ma la melodia è più importante."

GT: "Cosa ti sa dare di più un brano strumentale, rispetto ad uno cantato?"
SL: "Ci sono grandi artisti che riescono a far letteralmente "cantare" la chitarra, avvicinando il loro strumento all'espressività della voce umana."

GT: "Secondo te c'è qualcosa da evitare e qualche cosa di essenziale?"
SL: "Una delle caratteristiche della musica strumentale è che si possono rompere alcune regole che di solito si seguono in un brano cantato. Molti giovani musicisti riescono ad essere veramente originali e i risultati sono straordinari. E' veramente umiliante per i vecchietti come me.

 
GT: "Parliamo di chitarristi famosi e del loro modo di comporre, chi ti piace?"
SL: "Prendiamo ad esempio Joe Satriani, che io amo. Ha un grande senso della struttura, una voce unica e scrive delle bellissime melodie attorno alle quali improvvisa in seguito. E' incredibile! Ho appena ascoltato un nuovo brano di Steve Vai, suonato con l'orchestra, ed è uno dei più folli brani che io abbia mai ascoltato! Ha davvero riscritto il concetto di musica strumentale per chitarra. Poi ci sono Jeff Beck, John McLaughlin, Al Di Meola, Guthrie GovanMike Landau, Wayne Krantz. Dio, qualcuno mi fermi!" 

GT: "Potrebbe essere utile prendere come riferimento e analizzare la tecnica vocale?"
SL: "I vecchi jazzisti facevano esattamente questo nell'articolare le loro frasi. Ma, come chitarrista, dico che è importante anche lasciarsi ispirare da altri strumenti e di come suonano le melodie."

GT: "Quando decidi di comporre un brano strumentale, c'è un metodo che segui in particolare?"
SL: "Non c'è un metodo particolare nello scrivere musica. A volte tutto nasce da una piccola idea, che si sviluppa poi in modo naturale. Altre volte, l'idea nasce dalla collaborazione con altri musicisti."

GT: "Che tipo di suono cerchi quando componi musica strumentale?"
SL: "Non sempre lo stesso, ovviamente. Magari un suono che abbia buon sustain e una distorsione che possa essere controllata da un pedale volume o dal potenziometro della chitarra.
Forse aggiungerei un leggero delay lungo e riverbero. A volte invece l'ispirazione ti viene da un suono pulito e compresso."

GT: "E per quanto riguarda le scale modali, qualche preferenza?"
SL: "Ho dimenticato il nome di tutti i modi e non ragiono in termine di scale. Tutto gira intorno a pochi accordi che sostengono la melodia, per poi fare delle sostituzioni armoniche."

GT: "Hai una visione diversa della band che accompagna un brano strumentale, rispetto a quando accompagna la voce?"
SL: "Non proprio. Quando c'è il/la cantante non hai nessuno con cui lamentarti [risate]. Da quando invece faccio entrambe le cose, posso lamentarmi solo con me stesso!"

GT: "Qual'è la tua opinione sull'armonizzare le melodie?"
SL: "Nessuno lo fa meglio di Brian May! Credo che sia stato lui a gettarne le basi nella musica rock.
Ma non dimentichiamo l'importanza che ha avuto anche Tom Scholz (chitarrista dei Boston). Per quanto riguarda me, ho usato questa tecnica nella parte finale del solo di 'Hold The Line', nel primo album dei Toto. Avevo 19 anni allora.

GT: "Secondo te c'è qualche brano iconico, a cui magari ispirarsi?"
SL: "Tutta la musica di Jeff Beck, e in particolare 'Cause We've Ended As Lovers'. Anche la musica di John McLaughlin e la sua Mahavishnu Orchestra, oppure Al Di Meola con i Return to Forever...
Nella mia giovinezza ho amato gli Yes, i primi Genesis con Steve Hackett, e David Gilmour con i Pink Floyd. Queste incredibili band, oltre ad avere grandissimi cantanti, suonavano dei meravigliosi passaggi strumentali. Amo anche i Jethro Tull e il loro prog rock melodico. Potrei allungare la lista continuando per ore."